La ministra Fornero non vuole l’articolo. Ecco perché ha ragione
Il ministro Fornero, la ministra Fornero o magari la ministro Fornero? E ancora: Fornero o la Fornero? Non si tratta, a differenza di quel che ritiene qualcuno, di minuzie grammaticali: come spesso...
View ArticleIdeogrammi al potere contro la censura
A ogni realtà la sua lingua, a ogni Cina le sue parole. Se il potere modella un universo di segni, parole, immagini (e se è vero anche il contrario: che segni, parole e immagini a loro volta esercitano...
View ArticleIl dialetto rinasce perchéin realtà non è mai morto
«Fra le altre tragedie che abbiamo vissuto (…) in questi ultimi anni, c’è stata anche la tragedia della perdita del dialetto, come uno dei momenti più dolorosi della perdita della realtà». Con questo...
View ArticleParli due lingue? Darai due risposte etiche
Uccidereste una persona per salvarne cinque? La scelta non è così scontata, soprattutto per chi parla una seconda lingua. Ecco, in estrema sintesi, il risultato della ricerca pubblicata a fine aprile...
View ArticleEnglish is very sexy(evitarlo è impossibile)
Non servono i grandi numeri per spiegare l’ossessione collettiva per l’inglese. Mettiamola così: è una lingua che permette di capire qualcosa dovunque e di dire qualcosa a chiunque. D’accordo: ci sono...
View ArticleIl falso mito dell’inglese: né democratico né redditizio
L’intervista rilasciata da Tullio De Mauro al «Corriere della Sera» il 3 novembre ha il merito, fra le altre cose, di sollevare la questione della lingua nella costruzione di una democrazia...
View ArticleCittà che vai, «rosicone» che trovi. Roma vince la sfida dell’italiano glocale
Città che vai, italiano che trovi. Qualcuno forse ricorderà Massimo Boldi che, nei panni di un buffo cuoco toscano, domandava: «Come si dice da voi a Milano?». Era più di trent’anni fa: gli chef non...
View Article
More Pages to Explore .....